Nuovo documento sul riordino del gioco fisico: misure drastiche e potenziali conseguenze

Il "Gruppo tecnico delle regioni e delle province autonome sub area dipendenze" ha presentato un secondo documento al tavolo tecnico istituito dal Ministero dell'Economia e Finanze per il riordino del gioco fisico. Questo nuovo documento propone misure ancora più restrittive rispetto al primo, con potenziali impatti devastanti sulla rete fisica legale del gioco d'azzardo in Italia.

Una delle proposte più significative riguarda l'aumento della distanza minima delle attività di gioco dai luoghi sensibili, portandola a 500 metri rispetto ai 250 metri previsti nel primo documento. Inoltre, la lista dei luoghi sensibili verrebbe ampliata, includendo non solo i tradizionali luoghi di culto e istituti scolastici, ma anche banche, bancomat, compro oro, uffici postali, stazioni ferroviarie e di pullman, e strutture sanitarie.

L'applicazione di un distanziometro così rigido, combinato con l'estensione dei luoghi sensibili, potrebbe avere conseguenze disastrose per il settore del gioco legale. Molte attività, come sale scommesse, sale giochi, sale bingo e punti gioco, potrebbero essere costrette a chiudere, con gravi ripercussioni sull'occupazione e sull'economia del settore.

Inoltre, la proposta prevede anche una riduzione significativa dell'orario di apertura delle attività di gioco, con una chiusura obbligatoria di 11 ore al giorno. Questa misura, insieme al distanziometro, potrebbe spingere molti giocatori verso il mercato illegale, esponendoli a maggiori rischi e minando gli sforzi di prevenzione della ludopatia.

La restrizione eccessiva del gioco legale potrebbe anche comportare una diminuzione delle entrate erariali derivanti dal settore, con ulteriori conseguenze negative per l'economia nazionale.

È fondamentale che il Ministero dell'Economia e Finanze e tutti gli stakeholder coinvolti valutino attentamente le potenziali conseguenze di queste misure restrittive. L'obiettivo dovrebbe essere quello di trovare un equilibrio tra la tutela dei cittadini, la prevenzione della ludopatia e la salvaguardia di un settore che, se ben regolamentato, può contribuire all'economia e all'occupazione del Paese.

Il nuovo documento presentato dal "Gruppo tecnico delle regioni e delle province autonome sub area dipendenze" rischia di avere un impatto negativo sul settore del gioco legale in Italia. È necessario un confronto aperto e costruttivo tra tutte le parti interessate per individuare soluzioni che tutelino i cittadini senza compromettere la sostenibilità del settore e la lotta all'illegalità.

Gruppo Tecnico presenta nuovo documento sul riordino del gioco: contraddizioni e potenziali rischi

Il Gruppo Tecnico delle regioni e delle province autonome ha presentato un secondo documento riguardante il riordino del gioco fisico in Italia. Questo nuovo documento, che fa seguito ad un primo già presentato, sembra contenere alcune contraddizioni e proposte che potrebbero comportare seri rischi per il settore.

Secondo il nuovo documento, il riordino dovrebbe tenere conto della densità della popolazione e della tipologia delle attività di gioco. Tuttavia, emergono delle incongruenze rispetto al primo documento presentato dallo stesso Gruppo Tecnico. Mentre nel secondo documento si auspica una riduzione del numero di AWP (Amusement with Prizes) e VLT (Video Lottery Terminal), nel primo documento viene riportata una tabella che mostra un calo di queste attività già nel 2023 rispetto al 2022, così come una diminuzione delle sale VLT e degli esercizi con AWP.

Inoltre, il nuovo documento propone un'ulteriore stretta sui limiti orari per le attività di gioco. Se nel primo documento si ipotizzava una limitazione del gioco dalle 7 alle 9 del mattino, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20, nel secondo documento l'orario di limitazione viene esteso a 11 ore al giorno, con la chiusura obbligatoria da mezzanotte alle 5 del mattino.

Queste misure, se applicate, potrebbero comportare seri rischi per la sicurezza degli utenti, che si troverebbero circondati da attività illegali. Inoltre, secondo una ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità, le persone affette da disturbo di gioco d'azzardo preferiscono giocare lontano da casa, rendendo le proposte del Gruppo Tecnico potenzialmente controproducenti per la prevenzione della ludopatia.

Le restrizioni proposte potrebbero anche portare alla chiusura di numerose attività del settore, con conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, a causa di una situazione economicamente insostenibile. Infine, l'Erario vedrebbe un brusco calo delle entrate derivanti dal gioco legale.

Il nuovo documento presentato dal Gruppo Tecnico delle regioni e delle province autonome sembra contenere proposte contraddittorie e potenzialmente rischiose per il settore del gioco legale in Italia. È necessario un attento esame delle possibili conseguenze di queste misure, al fine di trovare un equilibrio tra la tutela dei cittadini e la sostenibilità economica del settore, evitando di favorire la proliferazione di attività illegali e di mettere a rischio posti di lavoro e entrate erariali.