Cat Wilde and the Doom of Dead di Play’n GO si presenta come una raffinata interpretazione del filone egizio, un capitolo che consolida l’intento del provider di trasformare Cat Wilde nell’erede naturale di Rich Wilde. La protagonista, già introdotta come figura secondaria in Rich Wilde and the Shield of Athena, qui assume il centro della scena in un contesto che riprende con forza il fascino delle antiche tombe, dei tesori nascosti e delle suggestioni archeologiche tipiche del mito delle piramidi. Il rimando a Book of Dead è immediato, tanto nello schema grafico quanto nella costruzione delle meccaniche, ma la scelta di mantenere questo legame diventa un atto di continuità piuttosto che un semplice richiamo. La colonna sonora, dal tono solenne e avventuroso, contribuisce a delineare un’atmosfera tesa e carica di aspettative, mentre i simboli sui rulli spaziano tra artefatti misteriosi e figure spettrali come le mummie provenienti dal mondo di Doom of Egypt, sottolineando un’aura che alterna fascino archeologico e inquietudine sovrannaturale.

La struttura della slot è costruita su cinque rulli e tre file con dieci linee di pagamento fisse, un’impostazione che conferisce ritmo e ordine all’azione. L’Occhio di Horus riveste il ruolo di Wild con la peculiarità di estendersi verticalmente quando compare, trasformandosi in Expanding Wild e potenziando così la capacità di generare combinazioni vincenti. Lo Scatter, rappresentato da una bussola, è la chiave per accedere alla fase più ricercata: tre comparsate attivano dieci Free Spins, all’interno dei quali la bussola sceglie casualmente un simbolo che assume un ruolo centrale, pronto a espandersi ogni volta che appare sui rulli. Questa caratteristica introduce un ritmo variabile, capace di rinnovare costantemente la tensione, soprattutto grazie alla possibilità di prolungare i Giri Gratuiti senza un limite prestabilito attraverso nuovi Scatter. La distinzione tra simboli maggiori e minori si riflette nelle condizioni di vincita: bastano due allineamenti per le figure di rilievo, mentre per gli altri se ne richiedono almeno tre, un dettaglio che accentua il peso dei simboli chiave all’interno della partita.

Dal punto di vista tecnico, Cat Wilde and the Doom of Dead conferma la cura di Play’n GO per la resa su qualunque dispositivo, grazie alla tecnologia HTML5 che assicura fluidità tanto su desktop quanto su tablet o smartphone. I numeri completano il quadro: un RTP fissato al 94,29%, volatilità elevata e una vincita massima che può raggiungere 5000 volte la puntata iniziale. Le linee di pagamento restano dieci, mentre la puntata variabile tra 0,10€ e 100€ offre margini differenti a seconda delle scelte del giocatore. 

Scheda tecnica

RTP: 94,29%;

Volatilità: alta;

Vincita massima: x5000;

I consigli di MrBlack

Giocando a lungo a Cat Wilde and the Doom of Dead, ciò che emerge con chiarezza è l’equilibrio fra un’impostazione classica e alcuni dettagli che sanno dare vivacità. Tra i punti di forza spicca sicuramente la funzione degli Expanding Wild, che quando compaiono riescono davvero a cambiare l’andamento di una sessione: vedere l’Occhio di Horus estendersi sul rullo porta con sé una scarica di tensione perché le possibilità di centrare più combinazioni aumentano in maniera tangibile. Anche i Free Spins con simbolo speciale scelto in modo casuale rappresentano un momento di grande potenziale, soprattutto se la fortuna decide di assegnare uno dei simboli più remunerativi: in queste situazioni il gioco sa regalare giri di notevole intensità, con vincite che si accumulano rapidamente. Tuttavia, la slot non è priva di aspetti meno convincenti. L’RTP fissato al 94,29% risulta piuttosto basso se confrontato con altri titoli di Play’n GO, e nei momenti meno generosi si avverte il peso della volatilità alta, che può portare a lunghi periodi senza premi significativi. Inoltre, la somiglianza evidente con Book of Dead, se da un lato offre familiarità, dall’altro riduce la sensazione di originalità, lasciando l’impressione di una formula già vista e solo parzialmente rinnovata.