Vietare le pubblicità sul gioco d'azzardo in Italia: le riflessioni del direttore di ADM Alesse

Nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Roberto Alesse ha affrontato il tema caldo del gioco d'azzardo in Italia e della necessità di una nuova regolamentazione.

Alesse ha sottolineato come sia necessario bandire nuove gare per le concessioni del gioco online, un settore in continua crescita dove non si può rischiare procedure d'infrazione europee come successo per i balneari. Le associazioni criticano che il provvedimento di riordino riguardi solo il gioco online, ma Alesse ricorda che per il gioco fisico serve l'intesa con Comuni e Regioni.

Secondo Alesse, è tempo di una riflessione senza ipocrisie sulla legislazione del gioco d'azzardo, che negli ultimi anni si è fatta molto dura con il divieto di pubblicità. Questa stretta, però, rischia di spingere verso il gioco d’azzardo illegale. Servono quindi regole comuni ed eque per operatori, giocatori e per lo Stato, che ha bisogno del gettito fiscale generato dal settore.

Il gioco è un fenomeno sociale complesso, con risvolti positivi e negativi. La sfida è regolamentarlo per tutelare salute e sicurezza, combattere l'illegalità, ma anche salvaguardare un comparto economico importante. Le dichiarazioni di Alesse sono un punto di partenza per aprire un dibattito costruttivo, senza pregiudizi.

Il gioco d'azzardo in Italia: urgente una nuova regolamentazione secondo il direttore ADM Alesse

Nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Roberto Alesse ha affrontato in modo approfondito la questione della regolamentazione del gioco d'azzardo in Italia, tema quanto mai attuale e controverso.

Alesse ha sottolineato l'urgenza di bandire nuove gare per le concessioni del gioco online, comparto in rapida espansione dove l'Italia rischia pesanti procedure d'infrazione europee se non si adegua, come già successo nel settore delle concessioni balneari. Le associazioni di consumatori criticano il fatto che il provvedimento di riordino licenziato dal governo riguardi solo il gioco a distanza, ma il direttore di ADM ricorda come per il gioco fisico sia necessario trovare una difficile intesa con gli enti locali, Comuni e Regioni, ognuno con proprie regole e sensibilità sul tema.

Secondo Alesse, è tempo di una seria riflessione, scevra da ipocrisie, sulla disciplina del gioco d'azzardo nel nostro Paese, che negli ultimi anni ha visto una legislazione particolarmente severa con restrizioni e divieti, come quello di qualsiasi forma di pubblicità. Questa stretta, però, se non accompagnata da controlli efficaci, rischia semplicemente di spingere il gioco nell'illegalità, sottraendolo ad ogni tutela per i giocatori.

Servono dunque regole nazionali ragionevoli, condivise ed eque per gli operatori del settore, i giocatori e lo Stato, che non può rinunciare al gettito fiscale generato da questo comparto dell'economia. Il gioco è un fenomeno sociale complesso, con risvolti positivi legati alla socialità e aspetti patologici da tenere sotto controllo. La vera sfida è regolamentarlo con saggezza per tutelare salute e sicurezza e contrastare l'illegalità ma anche salvaguardare un settore che occupa migliaia di addetti.

Le opinioni espresse da Alesse possono essere un utile spunto di partenza per aprire un dibattito pubblico serio e costruttivo, senza preconcetti ideologici. Un confronto che coinvolga politica, addetti ai lavori e società civile per una soluzione equilibrata che guardi al bene comune.