Vichinghi nasce come trasposizione online di una macchina da bar firmata Capecod e conserva quella struttura immediata che punta tutto sul ritmo: schermo pulito, simboli riconoscibili al primo sguardo e una lettura delle vincite lineare, con pagamenti calcolati da sinistra verso destra. La griglia lavora su 25 linee selezionabili, aspetto che incide davvero sulla gestione della sessione, perché consente di calibrare il costo di ogni giro in modo molto più fine rispetto alle slot a linee fisse. La puntata complessiva si muove su un intervallo ampio, da zero virgola zero uno euro a venticinque euro, e questo la rende adatta sia a sessioni leggere sia a fasi più “spinte”, quando si decide di alzare il valore per inseguire un colpo più pesante. Dal punto di vista tecnico l’RTP dichiarato è pari al 97,05%, quindi sopra la media di molte produzioni recenti, mentre la volatilità si colloca su un profilo medio-alto: in pratica la slot tende a mescolare fasi di gioco più asciutte con momenti in cui entrano funzioni capaci di cambiare passo alla sessione. Il design, per come è costruito, dà molta importanza ai bonus, che riprendono quelli della versione da bar e che arrivano come “eventi” netti, facilmente riconoscibili durante gli spin. Il primo è il Mystery legato ai simboli Scudo: quando escono due Scudi accoppiati sui rulli, parte l’assegnazione di una vincita casuale rapportata alla puntata. Nella casistica più frequente, questa funzione tende a muoversi su un ritorno nell’ordine di circa venti–trenta volte la puntata, quindi un premio che spesso rimette in carreggiata la sessione o consente di allungarla senza cambiare taglio di puntata. Accanto a questo c’è il bonus più “ambizioso”, costruito a livelli: parte da un primo schema e richiede un passaggio di livello tramite un Next Level per arrivare alla fase più favorevole. Qui sta la parte più interessante del gioco, perché il sistema a livelli cambia la prospettiva: la singola attivazione conta, però conta ancora di più la qualità dell’attivazione, cioè la capacità di avanzare e raggiungere lo schema più remunerativo. 

A completare il quadro c’è un Wild x2, elemento semplice da capire e concreto negli effetti, perché raddoppia la vincita di ogni linea in cui entra in gioco. Ne esce una slot dal taglio classico, con un set di regole chiaro e con funzioni pensate per produrre scossoni misurabili sul saldo, soprattutto quando il gioco decide di concatenare Mystery e passaggi di livello nel giro di pochi minuti.

Scheda tecnica

• Volatilità: medio-alta
• RTP: 97,05%
• Max Payout: ND

I consigli di MrBlack

Su Vichinghi conviene partire ragionando sulle linee, perché le 25 selezionabili permettono di modellare la spinnata con precisione. Una scelta pratica consiste nel restare su un numero di linee che mantenga il costo per giro stabile e sostenibile, così il saldo regge abbastanza a lungo da intercettare sia il Mystery degli Scudi sia l’avvio del bonus a livelli, che merita tempo per mostrare il suo potenziale. Il Mystery, quando entra, tende a muoversi su valori che spesso stanno fra venti e trenta volte la puntata, quindi una gestione sensata consiste nel tenere la puntata a un taglio coerente con l’obiettivo: sessione più lunga e ricerca dei bonus, oppure sessione più corta e ricerca di un colpo con valore unitario più alto. Il Wild x2 diventa un alleato concreto proprio in questa logica, perché dà un raddoppio netto alle linee vincenti coinvolte: quando si nota una fase in cui i simboli entrano con frequenza e il Wild compare con una certa regolarità, ha senso valutare un aumento graduale del taglio, restando comunque dentro un perimetro che consenta una buona quantità di giri. Il bonus a livelli, invece, premia la pazienza e la disciplina: l’obiettivo vero resta il Next Level, quindi la sessione funziona meglio quando si evita di “strappare” con salti di puntata troppo aggressivi e si lavora con continuità, lasciando che il gioco costruisca le condizioni per avanzare allo schema più favorevole.