Cash Bunny nasce con un pedigree molto concreto: prima versione da bar, omologata nel 2014 con payout al 74 per cento, e successivo passaggio in digitale con numeri più in linea con le abitudini online. La matrice resta riconoscibile, perché il progetto riprende struttura e ritmo di un titolo “da sala” molto noto della stessa famiglia, con una costruzione essenziale e un taglio immediato, pensato per sessioni rapide e lettura chiara dei simboli. La versione online, firmata WMG Gaming, mantiene quel DNA e lo traduce in una formula a linee contenute, puntate ristrette e funzioni semplici da attivare, quindi adatte a chi cerca una slot che scorra senza tempi morti e senza troppe sovrastrutture. Sul piano dei parametri, l’RTP dichiarato si attesta al 91,23 per cento, con volatilità medio-bassa: significa pagamenti più frequenti e spesso di taglio ridotto, con un andamento che tende a restituire il valore teorico in tempi relativamente brevi, a patto di accettare una distribuzione meno “esplosiva”. La vincita massima resta ND, quindi la valutazione sulla punta più alta dei premi passa soprattutto dalle sensazioni al tavolo e dalla consistenza delle funzioni. A livello di configurazione, le linee cambiano in base alla puntata: con bet fino a 1,00 euro restano attive 5 linee, poi a 2,00 euro e 4,00 euro le linee diventano 10, con una lettura più “piena” del rullo e una copertura migliore delle traiettorie vincenti. Il bet massimo, proprio perché legato alle origini da bar, si ferma a 4,00 euro, dettaglio che incide tanto sul profilo del gioco quanto sulla gestione del budget: le sessioni si impostano su una scala più accessibile e meno dispersiva, con la sensazione di avere sempre sotto controllo la spesa per singolo giro. Tra le meccaniche, spicca la logica del doppio giro: dopo uno spin iniziale si selezionano i simboli da trattenere e si procede con un re-spin, funzione che rende il flusso più “ragionato” perché introduce micro-scelte e permette di inseguire un allineamento favorevole senza affidarsi solo alla rotazione completa. La parte bonus si attiva con almeno 3 conigli distribuiti sullo schermo: da lì parte la funzione Bonus Bunny, costruita come minigioco a tema e molto vicina, per impostazione, al bonus delle “galline” visto su un altro titolo storico della stessa scuderia. L’insieme restituisce una slot dal passo regolare, con gratificazioni spesso ravvicinate e una componente bonus che arriva con una frequenza discreta, pur restando legata a simboli specifici e a una sequenza di eventi che merita attenzione. La modalità demo con saldo virtuale risulta particolarmente utile, perché la slot si basa su piccole differenze di impostazione tra le varianti selezionabili e sulla gestione del re-spin: qualche minuto di prova consente di capire il peso reale delle 5 o 10 linee, la frequenza con cui entrano i conigli e la resa concreta delle vincite “servite”, che nella tradizione da bar possono comparire anche a distanza breve, con esiti variabili.

Scheda tecnica

• Volatilità: medio-bassa
• RTP: 91,23%
• Max Payout: ND

I consigli di MrBlack

Su Cash Bunny conviene ragionare come su un titolo di scuola “bar” che vive di ritmo, ripetizione e piccoli segnali. La prima scelta riguarda la puntata: a 1,00 euro la griglia a 5 linee mantiene un profilo più asciutto e leggibile, utile per capire la cadenza dei pagamenti, poi a 2,00 euro e 4,00 euro le 10 linee rendono la sessione più densa e, spesso, più capace di trasformare un giro ordinario in un premio accettabile grazie a incastri che prima sarebbero rimasti fuori traiettoria. Il re-spin merita attenzione: trattenere simboli “forti” appare naturale, però la resa migliore arriva quando la selezione segue un criterio, quindi quando si blocca ciò che ha davvero probabilità di completarsi con un solo giro aggiuntivo. In pratica, due simboli già allineati con spazi coerenti sul rullo successivo valgono più di una selezione emotiva di icone sparse. Il bonus con i conigli entra quando la schermata comincia a “segnalare” la loro presenza: dopo uno o due passaggi con conigli distribuiti, la probabilità percepita di rivederli spesso cresce, e lì ha senso restare concentrati sul ritmo, perché la funzione Bonus Bunny tende a dare il sapore del titolo, più delle vincite lineari. Per la gestione del saldo, la natura medio-bassa della volatilità spinge a sessioni di durata media, con obiettivi realistici: qualche step di profitto e una soglia di stop chiara, soprattutto quando arrivano serie di giri vuoti. Il tetto di 4,00 euro rende la progressione più “stretta”, quindi la tentazione di alzare troppo la puntata resta contenuta: meglio sfruttare le 10 linee quando il budget lo permette e lasciare che sia la frequenza dei pagamenti a costruire la sessione, con un’attenzione particolare ai momenti in cui il re-spin sembra “accompagnare” gli allineamenti. La firma di WMG Gaming si vede proprio qui: poche funzioni, regole chiare e un gioco che premia la disciplina più della rincorsa.